Palazzieddhru
Nello stesso periodo del castello fu costruito un altro palazzieddhru (torre) fortificato. Chiara e bella iscrizione di derivazione biblica (Libro dei Salmi, 26, 3):
ME CASTRA NON TIMEBIT
COR MEUM
Se gli accampamenti si schiereranno contro di me, il mio cuore non avrà paura, parole con il quale la torre stessa si fa coraggio contro gli assalti degli invasori.
La torre rientra nel sistema di difesa delle coste e dei territori che si affacciano sul mare, infatti la torre è un tramite tra le torri costiere, le masserie fortificate e il castello.
Castello
Inglobato nell'abitato, il Castello di Acquarica è un segno ulteriore della feudalità di Terra d'Otranto. Costruito dai Bonsecolo, feudatari Normanni, fu probabilmente ristrutturato da Giovan Antonio Orsini, Principe di Taranto, che ebbe il feudo di Acquarica nel 1432; costituiva avamposto fortificato a difesa del feudo di Acaya.
Delle quattro torri circolari poste sugli spigoli del quadrilatero, ne rimane soltanto una, con base scarpata e con un cordone marciapiano che divide il piano terra dal piano superiore coronato da un parapetto lievemente aggettante su mensolette a chiglia e beccatelli. Questa torre superstite, costruita probabilmente tra il 1432 e il 1445. Più che di un vero castello presenta i caratteri delle masserie fortificate risultato dell'unione di due torri affiancate, composite, probabilmente realizzate in momenti diversi e preannuncianti il modello di casa palazzata. Attualmente l'edificio è utilizzato come deposito.
Un'iscrizione su lastra di marmo, trovata fra le rovine, ma ora murata sul lato posteriore dell'Edificio scolastico, ci tramanda l'autore, il tempo e lo scopo per cui l'opera fu costruita.